La tecnica chirurgica della falloplastica con tecnica MIVAP
Tecnicamente la MIVAP in falloplastica consiste in un’incisione orizzontale decisamente ridotta (1-1,5cm) alla radice del pene, tramite la quale vengono fatti passare un’ottica in altissima definizione e sottili strumenti per la dissezione, la sutura e la coagulazione.
Mediante questi strumenti vengono sezionati i legamenti superficiali (legamento fundiforme) e il legamento sospensore del pene. La sezione di quest’ultimo permette alla parte interna del pene di fuoriuscire all’esterno, di una lunghezza proporzionale all’ampiezza e profondità del legamento sospensore stesso.
Successivamente viene effettuata un’apposita sutura introflettente periostio-fasciale, che serve a colmare lo spazio venutosi a creare dalla dissezione del legamento, e impedendo così la retrazione cicatriziale post-operatoria (evento molto frequente in passato, e che vanificava in pochi mesi i risultati raggiunti).
I tessuti fasciali che vengono interposti nello spazio formatosi dopo la sezione del legamento sospensore nel giro di qualche settimana cicatrizzano spontaneamente, e diventano un tessuto fibroso. Ma anche il legamento originario è costituito da tessuto fibroso, quindi a processo ultimato viene a formarsi di fatto un nuovo legamento, con il pene però spostato in avanti.
Questo rende il pene molto più stabile, esattamente come prima dell’intervento.
Non si verificherà quindi “sbandieramento laterale” del pene, e l’angolo peno-pubico in fase di erezione sarà solo modicamente più ampio (10 gradi circa), dovuto al maggior “peso” del pene, più lungo e più largo.
Di fatto, si farà fatica ad accorgersene.
E non avrà quindi mai un angolo orizzontale con l’addome, né tantomeno andrà verso il basso (come invece succede quando l’intervento viene eseguito con la sola sezione del legamento)
In definitiva la tecnica chirurgica è molto simile a quella utilizzata con successo da svariati anni per la falloplastica laser di allungamento presso i nostri centri, ma con il vantaggio di utilizzare un accesso e una strumentazione mininvasiva.
Questo si traduce in una cicatrice praticamente invisibile, tempi di recupero più brevi e effetti collaterali o complicanze nettamente ridotte.
La stessa incisione può essere poi utilizzata per la tecnica dell’ingrossamento del pene con il proprio grasso purificato (Lipopenoscultura), oppure mediante acido ialuronico (Penisfiller).
Occorre infine una preparazione chirurgica specifica per utilizzare questa sofisticata strumentazione. Il Prof. Alessandro Littara vanta un’esperienza più che ventennale di questo tipo di chirurgia (ha effettuato ben oltre 5000 interventi di falloplastica), ed è il primo al mondo a proporre questa innovativa tecnica chirurgica mininvasiva, che ha deciso di chiamare MIVAP (Minimally Invasive Video Assisted Penoplasty)